Dopo aver parlato di Osmo+ e dello Z-Axis nel nostro precedente articolo DJI Osmo Plus e Z-Axis: video in 4K stabilizzati e molto di più, oggi parliamo dell’Osmo chest strap mount, ovvero la fascia toracica per Osmo. Questo accessorio ci consente di effettuare delle riprese in soggettiva mantenendo le mani libere.
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Osmo chest strap mount
Questo accessorio consente di montare l’Osmo sul petto, è utile ad esempio quando vogliamo riprendere in soggettiva delle azioni che stiamo effettuando. In questi casi spesso si ha bisogno di avere le mani libere e questo è possibile solo mediante dei supporti. Abbiamo messo alla prova sopratutto la portabilità dell’Osmo sorretto dal Chest strap mount, realizzando dei video in condizioni davvero critiche.
Per la nostra prova abbiamo scelto la bellissima cornice del Parco Nazionale del Circeo, effettuando un’escursione che prevede un dislivello di 500m per arrivare sulla vetta più alta.
Il montaggio
Essendo una fascia, il montaggio in realtà consiste nell’indossarla, questo risulta piuttosto semplice grazie alle straps che ci aiutano sia nell’apertura che nelle successive regolazioni.
Può essere regolata anche in termini di altezza. L’Osmo si posiziona quindi di lato anzichè al centro come in altri acessori simili. Abbiamo notato che questo effettivamente consente anche una maggiore libertà nei movimenti.
Una volta indossata la fascia, basta sganciare la clip di fissaggio per agganciare l’Osmo e poi reinserirla nel supporto inserendo la sicura.
Questa fase è spiegata all’inizio del video che trovate in fondo all’articolo.
Impostazioni Osmo
Innanzitutto conviene, dopo aver connesso Osmo tramite l’app, selezionare la modalità Wear, che si trova all’interno delle impostazioni del Gimbal – Scene Mode
Questa modalità è ottimizzata proprio per questo accessorio. Senza impostare altro, come vedrete dal video, Osmo stabilizza i movimenti pur lasciando, nel nostro caso, dei visibili sobbalzi verticali dovuti alla salita.
Abbiamo poi provato ad utilizzare l’impostazione che consente di mantenere fissa l’inquadratura, sempre tramite il menù del Gimbal – Orientation Lock. Questa è l’equivalente di quello che si ottiene tenendo premuto il grilletto.
A questo punto la ripresa è diventata più fluida in quanto l’Osmo cosi ammortizza anche i sobbalzi verticali. Tuttavia questa fa si che durante una camminata quando si gira il corpo la telecamera rimanga nella precedente direzione, per cui deve essere direzionata nel verso giusto.
Personalmente preferiamo la modalità di utilizzo senza orientation lock sia perchè rende di più l’idea della salita, sia perchè non necessita di regolazioni continue. La modalità orientation lock può essere utile da impostare ad esempio in tratti brevi dritti. Ad esempio quando ci si arrampica su delle rocce.
Un’accortezza che bisogna avere se si vuole avere un’inquadratura ampia, che noi purtroppo non abbiamo avuto, è quella di regolare l’inquadratura della telecamera dell’Osmo più in alto del solito, in modo da seguire la pendenza della salita. Questo farà si che la ripresa dia un maggiore senso di stabilità, a causa della maggiore profondità.
Osmo vs GoPro
Abbiamo confrontato i video dell’Osmo con questo accessorio con quelli della GoPro Hero 3+ montata su un accessorio simile. Il risultato è davvero impietoso per la GoPro, i video sono praticamente inutilizzabili. Nel video trovate anche una comparativa delle riprese affiancate.
Conclusioni
Il prezzo un pò elevato è giustificato dalla qualità dei materiali e dalla perfetta integrazione con Osmo rispetto ad accessori commerciali simili. L’accessorio risulta indispensabile quando si ha bisogno di avere le mani libere. Nelle riprese in soggettiva o durante un’attività fisica permette di non pensare troppo all’inquadratura. Grazie a questo accessorio Osmo può essere utilizzato come, e meglio di una qualsiasi action cam nelle stesse condizioni di ripresa (sport acquatici esclusi ovviamente!).
Vi lasciamo al nostro video in cui trovate tutto quanto abbiamo descritto all’interno di uno splendido scenario.